Produzione: Malatheatre
Regia: Ludovica Rambelli
Cast: Andrea Fersula, Serena Ferone, Ivano Ilardi, Laura Lisanti, Kiara Kija, Antonella Mauro, Paolo Salvatore
Musiche: Amedeus Mozart (VIII.Communio: “Lux Aeterna”); Johann Bach (No.47 Aria: “Erbarme dich, mein gott; No 58 Aria: “Es Ist Vollbracht”); Antonio Vivaldi (Op. 11, No. 2, Rv 277, “Il favorito”. II. Andante); Jean Sibelius (Op. 44: “Valse Triste”).
In una rappresentazione tableaux vivants (letteralmente ‘quadro vivente’ in francese) un gruppo di attori, ballerini e figuranti ricreano sul palcoscenico un dipinto famoso, una scultura, una rappresentazione religiosa, un’immagine celebre facilmente riconoscibile da parte dello spettatore. Gli attori si cambiano i costumi di scena davanti agli spettatori, in quella che è a tutti gli effetti una coreografia in cui i figuranti prendono “possesso” del quadro, lo impersonano in tre dimensioni, gli danno vita, rimangono in posa per dei lunghi istanti in modo da creare nella memoria visiva dello spettatore un collegamento diretto con l’opera d’arte. Quando gli attori rimangono immobili, appaiono sospesi dal presente, scompaiono i singoli per dare spazio all’opera, che diventa viva, pulsante, protagonista, essa comunica con il pubblico in modo viscerale.
Conversione di un cavallo
Costruito con la tecnica dei Tableaux Vivants, Conversione di un cavallo è un lavoro di estrema semplicità e insieme di grande impatto emotivo: sotto gli occhi degli spettatori si compongono 23 tele di Caravaggio realizzate con i corpi degli attori e l’ausilio di oggetti di uso comune e stoffe drappeggiate. Un solo taglio di luce illumina la scena come riquadrata in una immaginaria cornice, i cambi sono tutti a vista, ritmicamente scanditi dalle musiche di Mozart, Bach, Vivaldi e Sibelius.

Ludovica Rambelli (Napoli 1963 – 2017)
Dopo gli studi di lettere, debutta come regista nel 1985. Si diploma presso l’Accademia d’Arte Drammatica del Teatro Bellini di Napoli nel 1992, teatro dove poi lavora come aiuto regia e attrice. Dopo l’esperienza al Bellini fonda insieme a Mauro Milanese una propria compagnia teatrale: Malatheatre, per cui cura i testi e la regia degli spettacoli. Durante gli anni accademici 2010/2011 e 2011/2012 conduce un laboratorio all’Accademia delle Belle Arti di Napoli sulla tecnica dei tableaux vivants, e con gli studenti, realizza Caravaggio XXIII e Salvi per miracolo, una galleria vivente ispirata alle edicole votive partenopee. Dal 2014 firma la regia per The Hats Company, compagnia italiana che recita unicamente testi di Shakespeare in lingua inglese.