Produzione: Sky Italia, Magnitudo Film, 2018 – 90’ 

Regia: Jesus Garces Lambert

Soggetto: Cosetta Lagana

Cast: Manuel Agnelli (voce di Caravaggio), Emanuele Marigliano (interprete), Simone D’Andrea (voce fuori campo)

Musiche: Matteo Curallo

Lingua originale con sottotitoli in greco.

Una falena attirata e imprigionata dalla luce. La farfalla cede, soggiogata al proprio desiderio e finisce in catene. Il monito “Proteggimi da quello che desidero”, è valido per ogni regno, per ogni genere, per ogni mondo. Un corvo nero chiuso in una gabbia pare canti il Nevermore caro ad Edgar Allan Poe, mentre una pupilla umana si dilata a dismisura. Un uomo stritola e mummifica il suo volto in una prigione di cellophane. La voce violenta intrisa di tempera e d’olio di Manuel Agnelli, alter ego vocale di Michelangelo Merisi, parla di una perduta libertà e di una lontana consapevolezza. Già dal perturbante e meraviglioso inizio si capisce che Caravaggio: L’anima e il sangue, non somiglia a nessun’altro film d’arte fatto prima e possiede tutta la forza eversiva dell’artista a cui il film è dedicato. Certo, Caravaggio, maestro del dolore e del colore incanta e piace, come dimostra la straordinaria affluenza registrata dalla mostra milanese tenutasi a Palazzo Reale a Milano.

CARAVAGGIO – L’ANIMA E IL SANGUE

Caravaggio viene raccontato come uomo e come artista attraverso un’approfondita indagine investigativa effettuata attraverso documenti originali, tra cui quelli custoditi all’Archivio di Stato di Roma: verbali, processi, denunce, mostrati per la prima volta sul grande schermo. La narrazione si sviluppa su due livelli: innanzitutto quello della digressione artistica, con il racconto dei luoghi e delle opere dell’artista. Mentre l’uomo Caravaggio viene esplorato attraverso scene “fotografiche”, evocative e simboliche, che diventano metafore della condizione esistenziale dell’artista, consentendo di esplorare i suoi pensieri, i suoi impulsi irrefrenabili, il suo vissuto interiore. La voce dell’io interiore di Caravaggio è di Manuel Agnelli. Artista multiforme e talentuoso, rivoluzionario e originale, impulsivo e profondo. Un alter ego capace, come Caravaggio, di emozionare e sconvolgere.

dal 15.11 al 28.11
Online

Michelangelo Merisi (Milano, 1571 – Porto Ercole, 1610) 

Caravaggio fu un artista rivoluzionario e, di conseguenza, spesso poco amato dai suoi contemporanei. Ha viaggiato in tutti Italia alla ricerca di sé stesso, in fuga dai nemici che invariabilmente si faceva lungo la strada. Milano, Firenze, Roma, Napoli, Malta: cinque città, oltre quindici luoghi d’arte e quaranta opere, tra le più famose nello stile tipico dell’artista, come Ragazzo morso da un ramarro, Autoritratto come Bacco, Vocazione di San Matteo, Giuditta che decapita Oloferne, Medusa, Davide con la testa di Golia, Sette opere di misericordia, esposte nei maggiori musei d’Italia e del mondo, compresi quelli ancora presenti nei luoghi dove essi sono stati commissionati, come la chiesa di San Luigi dei Francesi, Santa Maria del Popolo e Sant’Agostino a Roma, Pio Monte della Misericordia a Napoli e Concattedrale di San Giovanni a Malta. Tutti questi lavori giocano il ruolo principale nella narrazione del film. 

Jesus Garces Lambert (Città del Messico)

Dopo la laurea in studi cinematografici in Messico, inizia a lavorare come creativo e regista pubblicitario negli Stati Uniti creando campagne per tutto il mercato latinoamericano.

Dopo alcuni anni, decide di cambiare vita e si trasferisce in Italia nel 1996, dove si iscrive all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico per studiare una specializzazione in direzione degli attori. In Italia il suo lavoro si divide tra pubblicità, serie televisive, documentari e serie web. Come regista ha firmato diversi documentari e serie factual per National Geographic, BBC e Mediaset.. In Italia dirige il film biografico Io, Leonardo (2019) con Luca Argentero nei panni di Leonardo da Vinci. 

 

Manuel Agnelli (Milano, 1966)

Studia pianoforte classico al conservatorio senza mai diplomarsi. Conosciuto come frontman e chitarrista degli Afterhours, rock band italiana con cui ha pubblicato 11 album in studio, nel corso della carriera si afferma anche come personaggio televisivo e produttore discografico. Appare (insieme ai membri della sua band) in Noi siamo Afterhurs (2018) di Giorgio Testi, film documentario che ripercorre i trent’anni di storia della band, dagli esordi al presente.

 

Speciale Caravaggio